“Oggi la situazione è abbastanza delicata. Le tensioni aumentano in Ucraina e anche la preoccupazione dell’intera popolazione che vive nel paese. Preoccupazione anche tra gli ucraini che vivono all’estero”. A parlare è don Marco Jaroslav Semehen, rettore della basilica di Santa Sofia a Roma e direttore Migrantes dell’Esarcato Apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia.
“Noi contnuiamo a pregare, una preghiera continua ed incessante” quella degli ucraini che vivono nel nostro Paese. Ieri, domenica, in tutte le comunità si è pregato per la pace in Ucraina “che il Buon Dio doni la Pace a questo paese e dall’altro lato per coloro che stanno trattando e stanno decidendo affinchè non ci sia guerra. La guerra – ha aggiunto sarebbe incomprensibile soprattutto tra due popoli cristiani”.
“Stiamo pregando molto ma stiamo anche vicino alla gente, alla nostra gente, la incoraggiamo in questo periodo difficile sia per loro che vivono in Italia o in altri paesi e per i loro familiari in Ucraina” Una preoccupazione – conclude don Marco – che “fa crescere la fede e la speranza, affidando nelle mani del buon Dio quello che sta succedendo e che potrà succedere”. In Italia vivono circa 250mila ucraini mentre gli italiani presenti nel Paese sono circa 2000.