Il Vescovo Dionisio ai partecipanti al Simposio di Roma: "Questa guerra deve essere un momento per ripensare alcuni concetti fondamentali".

La dignità della persona umana e lo sviluppo di una cultura della vita, in particolare alla luce dell'attuale guerra in Ucraina: questi sono i temi centrali del simposio svoltosi il 9 marzo 2022 presso la Pontificia Università di San Tommaso d'Aquino a Roma. Su invito degli organizzatori, all'evento hanno partecipato anche i rappresentanti dell'Esarcato Apostolico: Sua Ecc. Rev.ma il Vescovo Dionisio Lachovicz, Esarca, e il Protosincello il Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM.

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Questo Simposio è una piattaforma pre-politica per la condivisione di opinioni, per un dialogo sui valori fondamentali, che dovrebbero essere la base del quadro giuridico degli Stati europei e delle altre realtà sociali.

Poiché l'aggressore sta violando gravemente i diritti umani e i valori democratici nei confronti all'Ucraina, durante il Simposio è stata prestata notevole attenzione alla "necessità di ripensare l'identità europea, soprattutto in tempi di conflitti attuali".

L'evento ha riunito rappresentanti di istituzioni ecclesiastiche, settanta organizzazioni di vari orientamenti, parlamentari, di istituzioni governative, giudici e accademici. Tra gli ospiti era presente anche il ​​Segretario di Stato della Santa Sede, il Cardinale Pietro Parolin, ed in collegamento online anche il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il Cardinale Gualtiero Bassetti.

Su invito degli organizzatori, il Vescovo Dionisio ha iniziato i lavori al Simposio con una preghiera allo Spirito Santo. Quando ha lasciato la sala, l'intera platea si è alzata in piedi e ha applaudito, mostrando così vicinanza e solidarietà al popolo ucraino.

Ringraziando il pubblico per la loro solidarietà, l'Esarca ha chiesto loro: “Che male ha fatto l'Ucraina per essere così torturata? Dopotutto, non rappresentava una minaccia per nessuno". Riflettendo su questo dilemma, il Vescovo Dionisio ha sostenuto che questa guerra dovrebbe essere un momento per ripensare alcuni concetti fondamentali, come il cristianesimo, il cattolicesimo, l'ortodossia e anche l'ecumenismo.

"La guerra in Ucraina non è una guerra tra fratelli cristiani! I cristiani non fanno le guerre, invece si amano, si aiutano, danno la vita per amore". Allo stesso tempo, il Vescovo ha ricordato le parole di Papa Francesco su quanto sia importante testimoniare con atti concreti la propria fede cristiana, per non diventare falsi profeti.

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L'Esarca Apostolico ha richiamato l'attenzione sul vero significato della vera Ortodossia: "Qual è la gloria e la verità dell'Ortodossia? Nell'amore! Dio è amore! Senza amore non c'è Ortodossia. Ortodossia senza ortoprassi, cioè amore senza metterla in pratica, infatti, è una eresia».

Al termine del Simposio, il Cardinale Pietro Parolin ha pronunciato il discorso finale, iniziando il suo discorso filosofico e teologico con la domanda: "Cosa può dare il cristianesimo alla società di oggi?" Nella sua relazione, ha sottolineato che il cristianesimo può indicare il valore dell'uomo, la sua dignità, il fatto che egli è l'architetto del Signore Dio, che ha creato ogni cosa buona, l'uomo molto buono. Un altro aspetto importante evidenziato dal Cardinale è che la società e la Chiesa sono separate, ma questa separazione non significa che un'Istituzione sia indifferente all'altra. Secondo il Segretario di Stato, deve esserci una buona cooperazione tra la società e la Chiesa affinché sia ​​rispettata la dignità della persona umana.

Ufficio per le Comunicazioni dell'Esarcato Apostolico