«Grazie al popolo italiano per il fraterno ed immenso aiuto». È questa solo una delle frasi scritte sui tanti striscioni portati il 5 giugno in corteo dalla comunità ucraina a Caserta. Una bandiera lunghissima giallo-blu è stata srotolata e portata tra le strade del centro città al grido di «grazie italiani, grazie Caserta, grazie a tutti».
È stata una Pentecoste del tutto particolare, quella festeggiata dalla comunità ucraina dell’Esarcato Apostolico di Caserta “Santissima Trinità”. Particolare, perché interamente incentrata sulla pace in Ucraina e sul ringraziamento agli italiani e ai casertani per gli aiuti, l’accoglienza ed il supporto logistico e organizzativo dato alla comunità ucraina per fronteggiare l’emergenza della guerra.
La giornata è iniziata con la Liturgia Solenne Ucraina in rito bizantino celebrata presso la Chiesa S. Antonio di Padova di corso Giannone e che ha visto la presenza anche dei seminaristi ucraini. Dopo la funzione religiosa ricca di canti e preghiere, sacerdoti e fedeli si sono inginocchiati per pregare per la pace.
Al termine, è stato formato il corteo chiamato «di Vyshyvanka» che da corso Giannone ha raggiunto il Monumento ai Caduti di Caserta, sfilando tra le strade di Caserta. Una volta giunti al Monumento, i fedeli si sono raccolti in gruppo per intonare l’inno nazionale e per scandire ancora i ringraziamenti alla città di Caserta, ai casertani, al sindaco, al Vescovo, alla Caritas diocesana e a tutte le autorità che si sono impegnate per l’emergenza.
Il Console Generale Ucraino Maksym Kovalenko ha deposto una corona di fiori giallo-blu davanti al Monumento, tra la bandiera dell’Italia e quella dell’Ucraina. A terra, invece, i fedeli hanno posato delle rose formando lo stemma dell’Ucraina. La manifestazione è terminata sotto i porticati che circondano il Monumento, dove era stata allestita una mensa per raccogliere offerte da inviare ai combattenti in Ucraina.
«Abbiamo innanzitutto pregato – ha detto padre Ihor Danylchuk, sacerdote della chiesa ucraina “Santissima Trinità” di Caserta – e poi ringraziato Dio per averci accompagnati in questo momento così tanto difficile. Abbiamo pregato in ginocchio per la pace in Ucraina, affinchè finisca la guerra e l’Ucraina vinca scacciando le forze del male che ogni giorno continuano a devastare le nostre città e a uccidere la nostra gente.
Il corteo di Vyshyvanka lo abbiamo voluto per ringraziare il popolo italiano e i casertani che in queste settimane non ci hanno mai fatti sentire soli e, anzi, ci hanno accolto nelle loro famiglie. Il corteo di Vyshyvanka è tipico dell’Ucraina poiché viene indossata dai partecipanti una camicia bianca ricamata a mano. Nel tempo questo abito è diventato un vero e proprio simbolo dell’Ucraina.
Al Monumento ai Caduti abbiamo voluto deporre una corona di fiori ricordando gli eroi casertani e italiani caduti in guerra, ma anche i nostri eroi che dall’inizio della guerra hanno perso la vita difendendo l’Ucraina dall’invasione. I canti che hanno accompagnato questo corteo che non è un momento di festa – ha concluso padre Ihor – perché la guerra in Ucraina è ancora in corso, sono tutti canti nati in guerra e che provengono dal dolore degli ucraini, dallo spirito della forza e della resistenza. Sono in pratica le canzoni che aiutano i nostri eroi militari a continuare a difendere le nostre città e le nostre famiglie».
L'intero ricavato dalle offerte della mensa servirà ad acquistare beni di prima necessità e generi sanitari da spedire con i prossimi carichi direttamente in Ucraina, nelle zone dove la guerra è ancora in corso.
Comunicato da: Fabrizio Arnone