Mons. Dionisio durante un incontro con i sacerdoti: "I nostri compagni di guerra sono un modello di quella che dovrebbe essere la dedizione di un sacerdote a Dio"

Martedì 6 settembre i sacerdoti dell'Esarcato Apostolico hanno partecipato ad un incontro mensile di formazione sul tema ”Sfide concrete del servizio sacerdotale e orientamenti generali per la futura pastorale nell'Esarcato Apostolico”. L'incontro, il primo del nuovo anno pastorale, è stato tenuto dall'Esarca Apostolico Sua Ecc. Rev.ma Dionisio Lachovicz.

Nella prima parte, il vescovo ha presentato sinteticamente il contesto della realtà della guerra in Ucraina alla luce del messaggio del Sinodo dei Vescovi della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina, che condanna le azioni della dirigenza russa, che, uccidendo e distruggendo , cerca di ”distruggere l'Ucraina e privarci del nostro nome”. Allo stesso tempo, l'Esarca Apostolico ha ricordato il comunicato della Sala Stampa vaticana, in cui ”Quanto alla guerra di ampie dimensioni in Ucraina, iniziata dalla Federazione Russa, gli interventi del Santo Padre Francesco sono chiari e univoci nel condannarla come moralmente ingiusta, inaccettabile, barbara, insensata, ripugnante e sacrilega”. Inoltre, l'Esarca ha richiamato l'attenzione sul fatto che la guerra ha risvegliato un senso di solidarietà senza precedenti tra i nostri fedeli, e a questo proposito ha ringraziato i sacerdoti ”per l'organizzazione degli aiuti umanitari per le vittime della guerra, l'ospitalità e l'accoglienza per i nuovi arrivati ucraini in Italia”.

Nella seconda parte, il Vescovo Dionisio ha condiviso le sue opinioni personali su ciò che ci insegnano le terribili realtà della guerra in Ucraina, sottolineando che il sacrificio dei nostri difensori e la resilienza e l'unità del popolo ucraino offrono una conoscenza preziosa per il ministero sacerdotale, in particolare nella sua prospettiva eucaristica. ”I nostri compagni di guerra sono un esempio di come dovrebbe essere la nostra dedizione sacerdotale a Dio, per il Regno di Dio, per il bene degli altri”.

Secondo l'Esarca, ”la guerra ci insegna anche l'unità come mezzo per costruire e sviluppare l'Esarcato. Non possiamo sentirci soli, indipendenti gli uni dagli altri, ma bisogna agire insieme, vicini gli uni agli altri”. Questo incoraggia la nostra Chiesa in Italia a costruire un'unità ancora maggiore su quattro livelli, secondo il programma di prossimità sacerdotale proposta da Papa Francesco:

1. Vicinanza con Dio.

2. Vicinanza con il Vescovo come padre, fratello e amico.

3. Vicinanza con i fratelli sacerdoti.

4. Vicinanza verso le persone.

Nella terza parte del discorso del Vescovo Dionisio sono state presentate alcune iniziative dell'Esarcato per il prossimo anno. Tra queste: la commemorazione nel Duomo di Milano, l'ultima domenica di novembre, del 90° anniversario dell'Holodomor e delle vittime della guerra; la partecipazione alla raccolta firme per il riconoscimento da parte del Parlamento italiano dell'Holodomor come genocidio del Popolo ucraino negli anni 30 del XX secolo, che è proseguito con questa aggressione russa; l'organizzazione di un pellegrinaggio natalizio alla Basilica di San Pietro a Roma.

Al termine dell'incontro, il Padre Protosincello, Teodosio R. Hren, OSBM, a nome dei sacerdoti, ha ringraziato il Vescovo Dionisio per i pensieri profondi e la visione chiara dello sviluppo dell’Esarcato. I partecipanti all'incontro hanno avuto l'opportunità di esprimere le loro opinioni su quanto detto e porre domande.

Ufficio per le Comunicazioni dell'Esarcato Apostolico