Domenica 11 settembre 2022 Sua Eсс.za Dionisio Lachovicz ha partecipato all'ordinazione episcopale del nuovo Arcivescovo e Metropolita di Perugia-Città della Pieve, Sua Ecc.za Ivan Maffeis, che fino a poco tempo fa ha svolto il suo ministero pastorale nella città di Rovereto ed era stretto collaboratore del Cardinale Gualtiero Bassetti nella Conferenza Episcopale Italiana.
La solenne celebrazione e l'ordinazione episcopale hanno avuto luogo nella Cattedrale di S. Lorenzo dell'Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve. Il consacrante principale è stato il Cardinale Gualtiero Bassetti, insieme a S.E.R. Lauro Tisi, Arcivescovo e Metropolita di Trento, e S.E.R. Marco Salvi, Amministratore dell'Arcidiocesi di Perugia.
Nel suo discorso al neo-ordinato vescovo, il Cardinale Bassetti ha detto:
”Fratello carissimo, il Signore Gesù Cristo ti chiede ora di completare il dono della tua vita; ti pone dinanzi le responsabilità del ministero realizzato nella pienezza del sacerdozio. Come i primi discepoli, raccolti sulle rive del Lago di Galilea, così oggi: il Signore manda te, Don Ivan carissimo, a proclamare il Vangelo della salvezza e a spezzare il pane della vita. Tra poco siederai sulla cattedra che fu di San Costanzo, Vescovo e Martire degli anni di fondazione di questa comunità cristiana; una cattedra della quale molti altri pastori hanno avuto a cuore questa Chiesa che io, ultimo di una lunga serie, ti consegno con fiducia e amore”.
Il Cardinale si è anche congratulato con i Vescovi intervenuti a condividere questo importante evento e tra loro, in particolare, l'Esarca Apostolico Dionisio Lachovicz:
“Con particolare affetto saluto il fratello Dionisio, Esarca della comunità ucraina in Italia, mentre gli assicuro la nostra vicinanza e la nostra preghiera per il suo Paese sconvolto dalla guerra”.
Dopo la Liturgia Eucaristica, il nuovo Vescovo Ivan ha rivolto le sue parole di gratitudine a tutti coloro che lo hanno accompagnato nel cammino del ministero sacerdotale, chiedendo un sostegno orante nel compiere la missione affidatagli.
Ha detto, tra l’altro: “Grazie ai laici e alle laiche, ai religiosi e alle religiose, ai diaconi e ai presbiteri di questa Chiesa; aiutatemi a conoscervi personalmente, sapendo che è la condizione per un’autentica fraternità e per la condivisione di un cammino ecclesiale”.