L’Esarca Apostolico durante l’Ordinazione Sacerdotale del Rev. Don Mykhailo Duminskyy: "Senza un incontro personale con Dio, un sacerdote non può agire in suo nome"

”Il sacerdote rappresenta i bisogni delle persone davanti a Dio, e quindi rappresenta per gli uomini con la sua vita e la sua parola ciò che è di Dio: il santo Vangelo, la sua santa volontà. Deve essere profeta: parlare in nome di Dio, «con grande potenza», e fare le stesse opere che ha fatto Gesù Cristo stesso: «Chi crede in me, farà le stesse opere che faccio io. E ne farà di più» (Gv 14,12). E cosa ha fatto Cristo? Ha predicato, ha guarito i malati, ha mondato i lebbrosi, ha risuscitato i morti e ora sta guarendo le ferite causate dalla guerra in Ucraina”. Queste le parole che ha rivolto ai fedeli il Vescovo Dionisio Lachovicz durante la Divina Liturgia nella Cattedrale della Madonna di Zhyrovyci e dei santi martiri Sergio e Bacco, durante la quale ha ordinato Sacerdote Don Mykhaylo Duminskyy per i bisogni spirituali dei fedeli dell'Esarcato Apostolico, l'8 ottobre 2022.

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Insieme al Vescovo, hanno celebrato: il Protosincello dell'Esarcato, Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, il Direttore dell'Ufficio "Migrantes" e rettore della Basilica di Santa Sofia, Rev. Don Marco Semehen, il Rettore del Pontificio Collegio Ucraino di S. Giosafat, Rev. P. Luis Caciano, OSBM, il Superiore del Monastero di San Teodoro Studita a Castel Gandolfo, Rev. P. Orest Kozak.

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Durante l’omelia, il Vescovo ha condiviso le sue riflessioni sul valore del servizio sacerdotale, in cui «un sacerdote che agisce nel nome di Gesù Cristo è invitato a vivere in Cristo per poter agire come Cristo». Lo stile di vita di Gesù Cristo culmina nell'Eucaristia: «Questo è il mio corpo, che viene spezzato per voi; questo è il mio sangue, che è sparso per voi: in modo reale, concreto e misterioso».

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Il Vescovo è consapevole che il sacerdote che celebra l'Eucaristia in memoria di Gesù Cristo è chiamato ad essere anche Eucaristia vivente per il Popolo di Dio. “Il sacerdote con la sua vita dona il suo corpo per essere “spezzato”, il suo sangue per essere “versato” per il perdono dei peccati della gente. Essendo l'Eucaristia per gli altri, egli è anche colui che serve l'Eucaristia, la Divina Liturgia, che è "fonte e culmine" di tutta la vita cristiana. Parla nel nome di Cristo: “Questo è il mio corpo che viene spezzato; Questo è il mio sangue che viene versato”. Ma lo deve anche pronunciare nel suo stesso nome. Prima di servire la Divina Liturgia e di pronunciare queste parole nel nome di Cristo, è necessario attuarle concretamente nella propria vita sacerdotale, donando il suo corpo e sangue, la sua vita per gli altri. Quindi, il sacerdote è essenzialmente un esempio eucaristico della sua vita e del servizio della Liturgia”, ha osservato il Vescovo.

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Al termine, il Vescovo ha augurato al candidato: ”Caro Mykhailo! Oggi, suonerà di nuovo la preghiera: ”La grazia divina, che guarisce sempre i malati e ciò che manca, completa, ordina al sacerdozio il Diacono Mykhailo …” E tu diventerai sacerdote come Gesù Cristo. Diventerai pastore del popolo di Dio, pronto a qualsiasi sacrificio; diventerai profeta, perché ascolterai Dio per parlare nel suo nome; diventerai santo, perché darai ”le cose sante ai santi”. Sarai un padre! Il popolo di Dio ti canterà "Axios" - "Degno!" Preghiamo che tu sia degno per il resto della tua vita!”

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Ufficio per le Comunicazioni dell’Esarcato Apostolico