Il Padre Protosincello a Bergamo: “La nostra vocazione è “partorire” e “donare” Gesù ad altre persone, seguendo l'esempio della Madre di Dio”

Sabato e domenica 25-26 marzo, il Protosincello dell'Esarcato Apostolico Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, ha effettuato visite pastorali alla comunità ucraina della città di Bergamo. La comunità ecclesiale ucraina, che esiste lì dal 2001, è stata fondata dal don Vasyl Potochniak, di beata memoria; ora è curata dal Protopresbitero del Distretto Pastorale di Milano, don Vasyl Marchuk.

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Il sabato, in occasione dell'Annunciazione della Santa Madre di Dio, P. Teodosio ha celebrato la Divina Liturgia per le vittime della guerra e per la pace in Ucraina, perché proprio in questo giorno, nella Chiesa greco-cattolica ucraina in tutto il mondo, su invito del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa, si è celebrata una preghiera per la pace. Questa iniziativa è stata inclusa nella campagna annuale di preghiera, in cui ogni Conferenza Episcopale d'Europa prega in un giorno specifico durante la Quaresima con un'intenzione specifica; quest'anno l'intenzione della preghiera era per la pace in Ucraina e per le vittime della guerra a seguito dell'aggressione russa.

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Nelle omelie della Santa Liturgia del sabato e della domenica, il Padre Protosincello ha riflettuto sull'importanza dell'evento dell'Annunciazione, che la Chiesa chiama "l'inizio della nostra salvezza", quando al "Sì" dell'Immacolata Vergine Maria, il Creatore stesso entra nella storia umana per rendere l'uomo partecipe dell'eternità con Lui e ciò spinge ciascuno di noi a cooperare al suo disegno di redenzione.

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”La Vergine Maria, nella festa dell’Annunciazione che celebriamo, ci invita a imparare da Lei, in particolare, tre cose: prima, ascoltare con attenzione la voce di Dio, che in modi diversi parla all'uomo e attraverso diverse persone-angeli; in secondo luogo, per rispondere al Signore "Sì", perché Lui, come Padre, sa bene di cosa abbiamo bisogno per la salvezza e per una vita felice; in terzo luogo, come Lei, per "partorire" e "dare “Gesù agli altri attraverso il nostro esempio di buona vita cristiana e la nostra preghiera”, ha sottolineato il celebrante.

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Ufficio per le Comunicazioni dell'Esarcato Apostolico