Aspetti bioetici sono stati discussi durante il settimo convegno per psicologi ucraini

Lunedì 27 marzo si è tenuto sulla piattaforma ZOOM il settimo convegno del Corso di formazione per psicologi ucraini in Italia, che “si propone di far conoscere psicologi, psichiatri, psicoterapeuti ucraini che lavorano per gli ucraini in Italia e che spesso collaborano a numerosi progetti con l'Esarcato Apostolico, secondo l'insegnamento della Chiesa, in particolare quello che tocca vari ambiti della vita umana e della società”.

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L'incontro, dedicato ai temi della bioetica, secondo il pensiero della Chiesa, è stato presentato dalla signora Nataliya Tsyupka, studentessa di dottorato presso la Pontificia Accademia "Alfonsiana". Dopo la preghiera, ella è stata introdotta dal Protosincello dell'Esarcato Apostolico, Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, il quale ha sottolineato l'importanza per un cristiano della consapevolezza nel campo della bioetica ed ha ringraziato la relatrice per la sua disponibilità a condividere le sue conoscenze in questo campo con gli psicologi ucraini in Italia.

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Durante la conferenza, la signora Natalia si è concentrata sull'evidenziazione di due temi bioetici fondamentali: l'inizio e la fine della vita umana, che sono maggiormente minacciati dai circoli liberali e dalle manipolazioni nello spazio pubblico. La relatrice ha sottolineato che secondo gli insegnamenti della Chiesa, la vita di una persona umana è assolutamente preziosa, sacra e inviolabile dal concepimento fino alla morte naturale. Pertanto, sono pratiche inaccettabili e peccaminose quelle che cercano di strumentalizzare o manipolare aspetti relativi all'inizio o alla fine della vita di una persona umana, violandone la dignità. Così, la signora Natalia ha presentato un'analisi di diversi problemi bioetici della società moderna: le tecniche di inseminazione artificiale, l’aborto, l’eutanasia.

Ufficio per le Comunicazioni dell'Esarcato Apostolico