Il 2 aprile l'Esarcato Apostolico in Italia, insieme alla maggior parte dei cristiani nel mondo, ha celebrato una grande festa: la Domenica delle Palme - l'Ingresso di nostro Signore Gesù Cristo a Gerusalemme.
In occasione di questa festività, la Divina Liturgia è stata celebrata nella Chiesa Cattedrale da Sua Ecc. il Vescovo Dionisio Lachovicz, Esarca Apostolico in Italia, insieme al Rev. Don Petro Goliney, parroco della Cattedrale.
Nella sua omelia, il Vescovo ha fatto riferimento alle parole di Papa Francesco, secondo il quale nella Domenica delle Palme “si intersecano le storie di gioie e sofferenze, errori e successi, che fanno parte della nostra vita quotidiana”. Il Vescovo ha detto: ”Possiamo vedere il primo incrocio di gioia e delusione nella casa di Lazzaro: Maria versava con gioia un litro di nardo puro sui piedi di Gesù e li asciugava con i suoi capelli, mentre Giuda protestava per invidia! Un'altra contraddizione tra le esclamazioni del popolo era: "Osanna! beato Colui che viene nel nome del Signore" e successivamente, dopo pochi giorni, gridava: "Crocifiggilo, crocifiggilo!"
Alla fine della sua omelia, il Vescovo ha detto: ”I rami della palma simboleggiano la vittoria. È così che venivano salutati i vincitori della guerra ed è così che salutano Gesù... In Ucraina, non benediciamo la palma né il ramo d'ulivo, lì benediciamo il salice. Che i rami della palma siano anche un segno di lealtà e protezione come cura per le ferite della guerra”.
Al termine della Divina Liturgia, vi è stata la benedizione dei rami. I parrocchiani delle comunità ucraine, italiane e georgiane, si sono riuniti sul piazzale antistante la chiesa.
Ufficio per le Comunicazioni dell'Esarcato Apostolico