In Cattedrale è stato ordinato un nuovo Diacono dell'Esarcato Apostolico

La santità inizia con i più piccoli atti di amore, e finisce con la più alta testimonianza della nostra fede, quando siamo pronti a dare la nostra vita per la fede e per il prossimo. Lo hanno testimoniato i nostri nuovi martiri: vescovi, sacerdoti, monaci, suore e laici. E non solo questi! Siamo chiamati alla santità... Ognuno di noi ha ricevuto una tale chiamata dal Battesimo stesso. Cioè vivere in Cristo”.

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Con queste parole, nella domenica di Tutti i Santi, il 4 giugno, durante la Divina Liturgia, l'Esarca Apostolico, Sua Ecc. Dionisio Lachovicz, si è rivolto ai fedeli nella Chiesa Cattedrale della Madonna di Zhyrovyci e dei Santi Martiri Sergio e Bacco. Durante la celebrazione eucaristica, il Vescovo ha ordinato Diacono Bohdan Markhevka, laureato al Seminario teologico dello Spirito Santo di Leopoli e studente di dottorato della Pontificia Università Lateranense.

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Insieme al Vescovo hanno celebrato: il Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, Protosincello dell'Esarcato Apostolico, Rev. Don Rostyslav Hadada, Direttore dell'Ufficio per le Comunicazioni, e il Rev. Don Christian Parpinelli da Silva, dottorando presso la Pontificia Università Lateranense.

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Nella sua omelia, l'Esarca Apostolico ha riflettuto sulla vocazione alla santità dei cristiani, e in particolare di coloro che hanno ricevuto la grazia speciale dello Spirito Santo, i Diaconi, i Presbiteri e i Vescovi: ”Domenica scorsa abbiamo celebrato la Pentecoste. Questo è lo Spirito di santità e di vita, che ci dona carismi e doni. Se ci lasciamo guidare dallo Spirito Santo lo si vede dai frutti dello stesso Spirito, che sono amore, benevolenza, gioia, pace, longanimità, fedeltà. La nostra missione è grande! Questo è il nostro sacro dovere, e guai a noi se non predichiamo il Vangelo (cfr. 1Cor 9,16) e non adempiamo al nostro obbligo pastorale”.

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Allo stesso tempo, il Vescovo si è rivolto al prossimo Diacono Bohdan, esortandolo ad accettare l'invito di Dio alla santità e a permettere allo Spirito Santo di guidarlo dove vuole: ”In questa Divina Liturgia, dopo l'Anafora, porrò la mia mano sul capo di Bohdan Markhevka, che viene così incardinato al nostro Esarcato Apostolico. "La grazia divina, che guarisce sempre i malati e integra ciò che manca", scenderà su Bohdan, e il nostro fratello sarà ordinato al grado di Diacono in modo che possa servire e lavorare per i misteri imperituri di Dio, per il Regno di Dio.

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Fratello Bohdan, durante questa liturgia sarai ordinato Diacono e camminerai sulla strada del Sacerdozio. È molto importante che sii fedele, dando spazio allo Spirito Santo, che attraverso l'ordinazione verrà su di te per lavorare con te per il popolo di Dio. Lo Spirito Santo ti ispirerà che il Padre ti ama, ti ricorderà tutto ciò che Gesù Cristo ha fatto, nell'unità della Santissima Trinità, cioè nella grazia di nostro Signore Gesù Cristo, nell'amore di Dio Padre, e nella comunione dello Spirito Santo”.

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Allo stesso tempo, il celebrante ha avvertito dei possibili pericoli che potrebbero sorgere su questo percorso. ”C'è il pericolo che un diacono, sacerdote o vescovo nella sua vita possa chiudersi a questo Spirito vivificante, per cercare se stesso, invece di lasciarsi condurre dallo Spirito di Dio. Lo Spirito Santo è lo Spirito della libertà. Non costringe nessuno! Si allontanerà da noi se siamo guidati dai nostri piani. Lo Spirito Santo, infatti, può guidarci attraverso "il fuoco e l'acqua", permettere alle persone di "cavalcare sul nostro capo" (Sal 66, 12), ma ci rende liberi figli di Dio e con Lui la vita si trasforma in un pellegrinaggio di fede. Lo Spirito Santo ci condurrà dove vuole, saremo servi dello Spirito. Lo Spirito Santo integrerà ciò che naturalmente ci manca, e anche i nostri difetti e le nostre imperfezioni serviranno a beneficio della Chiesa. Questa non è una teoria, ma una testimonianza di fede!

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Dopo la liturgia, il Diacono Bohdan è stato accolto da P. Teodosio: ”Oggi è un giorno molto importante per tutta la nostra comunità. Quando pensiamo alla missione della Chiesa di Cristo, vedremo quale importante ruolo e responsabilità il Signore assegna ai suoi vescovi, sacerdoti e diaconi. In questo giorno, tutta la nostra comunità si rallegra che la Chiesa ucraina in Italia abbia ricevuto il Diacono Bohdan, che ha ricevuto questa grande grazia di Dio dallo Spirito Santo dalle mani dell'Esarca Apostolico e si preparerà al sacerdozio. La missione sacerdotale alla quale ci prepariamo attraverso il diaconato è servire all'Altare di Dio, celebrare l'Eucaristia, che è l'inizio e il culmine della vita cristiana. E il servizio del Diacono come primo passo verso il sacerdozio è servire i più bisognosi; vediamo quanto sia importante nell'attuale tempo di guerra. Il Diacono Bohdan, con la grazia dello Spirito Santo, a nome della Chiesa ucraina in Italia, servirà quelle persone alle quali il Signore lo chiama.

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Caro Diacono Bohdan, il Vescovo Dionisio, i nostri Sacerdoti e i fedeli, ci congratuliamo con te per questo importante passo sulla via del servizio al Signore. Sei stato ordinato Diacono la domenica di Ognissanti. Ti auguriamo che nel servizio diaconale, e poi in quello sacerdotale, mostri cosa significa oggi essere un santo uomo, un santo diacono, un santo cristiano e come portare la verità sul Signore Dio alla gente”.

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Da parte sua, il Diacono Bohdan ha espresso la sua gratitudine al Signore per il dono della vita e della vocazione, nonché a tutti i genitori, superiori e amici che lo hanno accompagnato in questo cammino, e ha chiesto preghiere per il suo santo e perfetto servizio.

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Ufficio per le Comunicazioni dell'Esarcato Apostolico