Formazione permanente del clero, sfide pastorali del prossimo futuro, miglioramento della pastorale dei nostri fedeli: questi tre temi sono stati al centro della riflessione durante l'incontro dei sacerdoti del Distretto pastorale di Venezia con il Protosincello dell'Esarcato Apostolico, Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, tenutasi a Vicenza martedì 3 luglio 2023.
L'incontro è iniziato con una preghiera guidata dal Protopresbitero del Distretto pastorale di Venezia, Rev. Don Vasyl Kysheniuk, dopodiché i presenti sono stati accolti da P. Teodosio, il quale ha trasmesso loro i saluti dell'Esarca Apostolico S.E. Dionisio Lachovicz, ringraziandoli per il loro servizio.
P. Teodosio si è rivolto ai sacerdoti, soffermandosi su riflessioni riguardanti la pastorale per i fedeli ucraini in Italia. Come punto di partenza è stata scelta la domanda: quale pastore hanno bisogno e desiderano i nostri fedeli? Secondo il relatore, queste esigenze si possono ridurre a tre caratteristiche fondamentali di un sacerdote: la spiritualità, perché un sacerdote deve preoccuparsi non solo della crescita spirituale degli altri, ma anche della sua personale vita spirituale per ”vivere come predica”; l’unità con gli altri confratelli, curando l'amicizia sacerdotale; la competenza, sia nell'approfondimento delle conoscenze teologiche che amministrative.
La consapevolezza della necessità di un costante miglioramento di sé nell'ambito sacerdotale dovrebbe spingere il pastore a concentrarsi sulla domanda: come possiamo migliorare lo stato della nostra cura pastorale a livello personale ed esarcale? Il Padre Protosincello ha invitato i sacerdoti a cercare risposte a queste domande in frequenti incontri con i fedeli nelle comunità, in riunioni congiunte del clero del distretto pastorale e dell'Esarcato.
Il seguente argomento ha riguardato le sfide e i progetti pastorali per il prossimo futuro. Padre Teodosio ha parlato dell'ulteriore istituzione di strutture interne dell'Esarcato - parrocchie, cappellanie, caritas - e ha sottolineato la necessità di servire efficacemente i fedeli feriti dalla guerra, curare le loro ferite, dedicare tempo all'ascolto del dolore e, secondo le nostre capacità, aiutare. Si è parlato anche della riorganizzazione delle comunità, del coinvolgimento nei distretti pastorali dei nuovi pastori, del miglioramento della pastorale giovanile e della creazione di nuovi luoghi di servizio.
Ufficio per le Comunicazioni dell'Esarcato Apostolico