Domenica 23 luglio, ha avuto luogo la visita pastorale dell'Esarca Apostolico S.E. Dionisio Lachovicz nella città di Cattolica, dove opera la comunità ucraina sotto la cura del direttore della Caritas dell'Esarcato Rev. Don Volodymyr Medvid. Il Vescovo era accompagnato dal Protosincello Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM. Oltre allo scopo pastorale, la visita era organizzata per esprimere gratitudine al Vescovo della Diocesi Rimini Mons. Nicolò Anselmi e al suo clero per il sostegno all'Ucraina durante la guerra e per l'assistenza allo sviluppo delle nostre comunità, che sono tre nella diocesi, a Cattolica, Rimini e Riccione. Nella chiesa di S. Apolinare l’Esarca Apostolico ha celebrato la Divina Liturgia ed hanno concelebrato Mons. Nicolò e i sacerdoti presenti.
All'inizio della Liturgia, il Padre Protosincello ha letto la lettera del Vescovo Dionisio che premiava P. Volodymyr con una croce con decorazioni ”per il lavoro pastorale zelante da lunga data e per il servizio come direttore della Caritas dell’Esarcato Apostolico”.
Inoltre P. Teodosio, a nome del Vescovo Esarca, ha ringraziato Mons. Nicolò per l'aiuto agli ucraini nello sviluppo delle loro comunità e per il supporto nella prova della guerra. In segno di gratitudine hanno regalato al Vescovo l'icona di Gesù Cristo con gli Apostoli.
Durante la Liturgia, il Vescovo Dionisio si è rivolto ai fedeli con l’omelia sulla base del passaggio evangelico di San Matteo sulla moltiplicazione dei pani. Riflettendo su questo evento ha fatto un parallelismo con il brano della tentazione di Gesù nel deserto. Ha notato che una delle tentazioni di satana era di convincere Cristo a fare un miracolo per se stesso, quello di trasformare una pietra in pane, cosa che Cristo non fece. Tuttavia, quando si tratta di fare un miracolo per gli altri, cioè nutrire gli affamati, lo fa senza esitazione, moltiplica cinque pani e due pesci, nutre un gran numero di persone, moltiplicando il pane, anche in eccesso.
Il Vescovo Dionisio ha ricordato che satana ha ripetutamente causato una terribile carestia nel corso della storia del popolo ucraino. Nel 1932-1933, quando il regime sovietico ha tolto il pane a milioni di ucraini, ora si ripete di nuovo quando il fuoco dei razzi russi distrugge terre e campi di grano.
L'Esarca Apostolico ha anche ringraziato tutta la comunità di Cattolica, per il fatto che in collaborazione con la Chiesa Cattolica romana, ripete il miracolo di Gesù Cristo, la moltiplicazione del pane, facendo gesti di amore misericordioso e aiutando il direttore della Caritas e la Curia dell'Esarcato a sostenere coloro che soffrono la guerra in Ucraina e fornire il necessario: cibo, vestiti, medicine.
Dopo la Liturgia, L'Esarca Apostolico, il Protosincello e Mons. Nicolò hanno avuto l'opportunità di parlare di alcune questioni sullo sviluppo della pastorale tra i fedeli ucraini nel territorio della Diocesi di Rimini.
Ufficio per le Comunicazioni dell'Esarcato Apostolico