Domenica 26 dicembre 2021 circa un migliaio di fedeli dell'Esarcato Apostolico in Italia hanno preso parte al pellegrinaggio natalizio degli ucraini in Italia alla Pontificia Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, presso l'altare sotto cui si trova la mangiatoia dove è stato posto il neonato Gesù Cristo. La caratteristica particolare di questo pellegrinaggio è stata quella di essersi svolto il secondo giorno dopo la Natività di Cristo, che quest'anno tutte le comunità dell'Esarcato Apostolico hanno celebrato secondo il calendario gregoriano il 25 dicembre.
Il momento centrale del pellegrinaggio è stata la Divina Liturgia, presieduta dall'Esarca Apostolico, Sua Ecc. Rev.ma Dionisio Lachovicz. Dopo la solenne processione del clero il Protosincello dell'Esarcato il Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, si è rivolto ai fedeli incoraggiandoli in questi tempi difficili con la speranza nel cuore di ricordare sempre le parole del maestoso inno natalizio "Dio è con noi".
"Oggi, quando l'umanità sta vivendo la pandemia che sembra di non finire, quando la nostra patria, l'Ucraina, sta affrontando una minaccia ancora più grande di guerra e di invasione palese del nemico, che ha radunato le sue truppe militari vicino ai nostri confini, quando nei nostri cuori sentiamo dubbi su un domani migliore, abbiamo bisogno più che mai di ascoltare con speranza importanti parole di preghiera: "Dio è con noi!".
Il padre Protosincello ha augurato che il Bambino Gesù benedica ogni persona e ha invitato i fedeli a pregare durante la Liturgia "per il pace nel mondo, in particolare, per il fine della guerra in Ucraina, per la guarigione dei feriti e ammalati, per la fine della pandemia e anche perché i nostri cuori non perdano mai la speranza nel Signore”.
Dopo il saluto di P. Teodosio, è iniziata la Divina Liturgia. Alla celebrazione hanno preso parte insieme all'Esarca Apostolico, il Canonico della Basilica di Santa Maria Maggiore, Sua Ecc.za Rev.ma Irynej Bilyk, il Protosincello dell'Esarcato Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, i sacerdoti di comunità ucraine di diverse parti d'Italia, rappresentanti di istituzioni monastiche e studentesche, e molti fedeli.
La celebrazione festiva è stata accompagnata dal canto melodico del quintetto "Adoro" di Ivano-Frankivsk (Ucraina).
Rivolgendosi ai migranti ucraini con parole di riflessione sul brano evangelico di san Matteo, il Vescovo Dionisio ha osservato che anche la Sacra Famiglia è stata costretta a subire la sorte dei migranti, fuggiti in Egitto per salvare la vita del Figlio di Dio.
Il vescovo ha fatto notare come la storia di Gesù, Maria e Giuseppe, è simile alla storia della vita cristiana di ciascuno di noi, spesso piena di momenti drammatici di prova, incertezza e dolore. Tuttavia, ha incoraggiato i fedeli a non perdere la speranza durante le prove, perché non siamo soli, ma affidati alla guida dello Spirito di Dio.
"Non siamo soli! Camminiamo insieme come Chiesa, come Esarcato, come comunità, come fratelli e sorelle, fedeli e pastori insieme, ascoltandoci, sostenendoci a vicenda, nella comunicazione reciproca e sincera, sotto la guida dello stesso Spirito Santo che ha guidato la Sacra Famiglia”, ha riassunto il Vescovo.
Al termine della celebrazione, il padre Protosincello ha ringraziato tutti coloro che hanno aderito all'organizzazione del pellegrinaggio, nonché i pellegrini giunti a Roma, anche a distanza considerevole da diverse parti d'Italia.
Nonostante il tempo piovoso, la festa del Natale è proseguita con i canti natalizi ucraini, guidati da sacerdoti e gruppi musicali ucraini, in Piazza dell'Esquilino davanti alla Basilica di Santa Maria Maggiore.
Ufficio per le Comunicazioni dell’Esarcato Apostolico