Il 27 agosto 2022 la Chiesa Greco-Cattolica Ucraina ha commemorato il 30° anniversario della traslazione delle spoglie mortali del Cardinale Yosyf Slipyi dalla cripta della Cattedrale di Santa Sofia a Roma alla cripta della Cattedrale di San Giorgio a Lviv, come aveva chiesto nel suo Testamento.
In questa occasione, la società religiosa "Santa Sofia" insieme all'omonima scuola cattolica, che opera presso la Basilica di Santa Sofia, ha organizzato una serie di eventi. In particolare, durante questa giornata, tutti hanno potuto visitare il museo del Cardinale Yosyf Slipyi, fra i quali anche il Sig. Andrii Yurash, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario dell'Ucraina presso il Vaticano.
Il culmine dell'evento è stata la Divina Liturgia, presieduta dal Vescovo Dionisio Lachovicz, Esarca Apostolico per i cattolici ucraini di rito bizantino in Italia. Hanno celebrato con il Vescovo il Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, Protosincello dell'Esarcato, il Rev. Don Marco Semegen, rettore della basilica e direttore dell'Ufficio “Migrantes”, il Rev. P. Robert Lyseiko, OSBM, Protoarchimandrita dell'Ordine di San Basilio Magno, il Rev. Don Anibal Soltus, Direttore dell'Ufficio giuridico dell'Esarcato Apostolico e il Rev. Don Dmytro Kudin, vicerettore della Basilica.
”Per questa Divina Liturgia, abbiamo cercato di trovare i testi appropriati che gettassero luce sull'anniversario che stiamo ricordando”, ha detto il Vescovo Dionisio. Innanzitutto, nel suo Testamento troviamo, da lui stesso citato, il Vangelo di Giovanni su come Gesù all'ultima cena prima delle sue passioni lascia il comandamento: ”Amatevi gli uni gli altri! Come io vi ho amato, così amatevi; da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, poiché avrete amore tra di voi”.
”Attraverso questa Basilica e l'Università cattolica ucraina, l’occhio profetico del Card. Slipyi, ha immaginato di "raccogliere gli sparpagliati" figli e figlie del popolo ucraino. ”Ora continua la guerra, che ancora una volta disperde i figli dell'Ucraina nel mondo, ma questo anniversario annuncia che il popolo disperso dalla guerra tornerà in patria e ci sarà una via, una verità e una vita per l'intero popolo ucraino” ha concluso il Vescovo.
Il rettore della basilica don Marco ha spiegato il significato di questo evento, soprattutto per i giovani: “Noi abbiamo voluto puntare sulle nuove generazioni, per trasmettere loro la verità della vita del Cardinale Yosyf, affinché già dai loro ricordi d'infanzia capissero l'importanza di questa figura, sia per la Chiesa che per il popolo ucraino”.
In questa occasione, il coro della scuola cattolica domenicale "Santa Sofia”, ”Liberton", ha eseguito diverse composizioni musicali sotto la guida della direttrice artistica Vasylyna Ilkiv.
Al termine, tutti i presenti hanno acceso dei ceri commemorativi nella cripta della basilica, dove trent'anni fa riposò il ”Confessore della Fede”.
Ufficio per le Comunicazione dell'Esarcato Apostolico