Dopo il completamento degli incontri organizzativi annuali ad Assisi, dal 5 al 7 ottobre, i sacerdoti dell'Esarcato Apostolico hanno organizzato giornate di ritiro spirituale.
Dopo aver considerato le questioni organizzative della vita dell'Esarcato Apostolico, i pastori delle comunità ucraine in Italia, la sera del 5 ottobre, hanno iniziato giorni di rinnovamento spirituale. Questa volta il predicatore era l'arcivescovo emerito Ihor Isichenko. Non a caso il predicatore ha scelto il tema del ritiro intitolato "Da Francesco a Francesco", perché gli studi si sono svolti ad Assisi, città di Francesco.
Proprio in questo luogo i sacerdoti hanno potuto ripensare più a fondo i principali postulati di san Francesco: umiltà, povertà, servizio e in questo prisma guardare papa Francesco, che cerca di imitarlo nel suo ministero.
Al termine del ritiro, prima della Divina Liturgia, i sacerdoti riuniti hanno ricevuto la visita di Sua Eccellenza Ivan Maffeis, Arcivescovo di Perugia-Città della Piave. Il Protosincello dell'Esarcato Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, si è rivolto a lui con le seguenti parole: ”Eccellenza Reverendissima, Mons. Ivan, Il clero dell’Esarcato Apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia si è riunito attorno al suo Vescovo Esarca qui, nella terra ricca di santi e delle persone consacrate al Signore. Il motivo della nostra presenza ad Assisi è triplice. Innanzitutto, stare un po’ insieme, pregare e condividere con i confratelli nel sacerdozio i nostri problemi e le difficoltà nel servire il popolo di Dio. Poi stiamo qui anche per dare insieme, in modo sinodale, l’indirizzo alla nostra pastorale tra gli ucraini presenti in Italia, soprattutto dopo l’inizio della guerra in Ucraina. Infine ci siamo riuniti ad Assisi per fare il nostro ritiro annuale, per attingere la forza del Signore per poter servire i nostri fedeli nel tempo poco facile di oggi.
Eccellenza, nel nome del nostro Esarca, dei nostri presbiteri qui presenti e dei nostri fedeli che oggi sono più di 100 mila in Italia, con la preghiera Eucaristica che stiamo iniziando vogliamo ringraziare la Chiesa locale per tanti anni di accoglienza fraterna e per la vostra solidarietà con gli ucraini sparsi sul territorio italiano, soprattutto con quelli arrivati qui venendo dalla guerra feroce nel nostro paese.
In modo particolare siamo grati a Lei per la Sua presenza che per noi è un segno eloquente della vicinanza, attenzione, amore e solidarietà con i fedeli ucraini e con il nostro popolo sofferente”.
In segno di gratitudine, il padre Protosincello ha regalato al Vescovo l’icona della Madonna di Zhyrovyci, protettrice del nostro Esarcato in Italia.
Ufficio per le Comunicazioni dell’Esarcato Apostolico