Il 10 ottobre si è svolta presso la sala "Protomoteca" del Campidoglio romano l'annuale cerimonia di assegnazione del quattordicesimo premio intitolato a Marcello Sgarlata, noto personaggio pubblico, politico, avvocato e docente italiano. Questo prestigioso riconoscimento è stato istituito nel 2009 con l'obiettivo di affermare i principi ispiratori dell'attività civica, sociale, politica e professionale di Marcello Sgarlata, attraverso il riconoscimento di questi valori nei vari ambiti della vita pubblica italiana.
I vincitori del premio sono scelti ogni anno dall'Associazione Marcello Sgarlata fra coloro che si sono distinti nel campo dello sport, della cultura, della politica, dell'arte, del teatro, dell'economia, dell'ecologia e della società, e che dimostrano, con un elemento di coraggio presente, impegno sociale e civile, perfezione e correttezza di metodi, trasparenza di intenti, rispetto dei valori umani, spirito di amicizia, solidarietà e fratellanza. I vincitori del premio sono anche personaggi di spicco nel campo della ricerca scientifica, nominati dal Consiglio Nazionale delle Scienze.
Organizzatrice dell'evento è l'Associazione dedicata alla memoria di questo politico, avvocato e docente, nato a Siracusa il 6 novembre 1927 e morto a Roma l'8 giugno 2004. Prima della consegna del premio, i partecipanti all'evento hanno assistito ad un cortometraggio sulla vita di Sgarlata, dopo di che si è svolta la cerimonia di premiazione. Quest'anno i vincitori del premio sono stati: Irma Romanazzi, designer grafica e paracadutista, Rev. Don Marco Semehen, Presidente della Società religiosa "Santa Sofia" e Rettore della Basilica di Santa Sofia a Roma, Michela Matteoli, Professore di Farmacologia e Anna Mame Sane, Dottore. I premi sono stati ricevuti dalle mani di Mariella Caligiore Sgarlata, moglie di Marcello Sgarlata, presidente dell'Associazione.
Come hanno notato gli organizzatori, Sgarlata, personaggio pubblico, ha sempre espresso il parere che la pace si manifesta insieme all'intelligenza, che consiste anche in opere caritative. Un vivido esempio di ciò è l'attività del Centro per la Raccolta degli Aiuti Umanitari per l'Ucraina, che sta soffrendo l'invasione su vasta scala dalla Russia, che opera presso la Cattedrale di Santa Sofia a Roma e che fa capo a don Marco. Durante il conferimento del premio il sacerdote, rivolgendosi agli italiani, ha sottolineato: ”Senza di voi non potremmo fare nulla, quindi la nostra attività umanitaria è un’azione comune. La guerra è sempre imprevedibile e i missili nemici continuano a distruggere le nostre infrastrutture, ospedali e scuole; quindi, oggi vi chiedo ancora una volta di aiutare l'Ucraina, che sta combattendo per la sua identità e i valori europei”.
Ufficio stampa della Società Religiosa “Santa Sofia”