Il corso di formazione con questo nome, per sacerdoti di diversi Paesi che svolgono la pastorale in Italia, si è svolto a Verona dal 17 al 21 ottobre. Vi hanno partecipato più di 30 sacerdoti provenienti da paesi dell'Africa, Europa, Asia, Sud America, i quali operano nelle parrocchie e nelle strutture ecclesiali italiane.
Dall'Esarcato Apostolico hanno preso parte al corso i nuovi sacerdoti che da meno di un anno prestano servizio nelle comunità ucraine: il Vicario Giudiziale Rev. Don Anibal Soutus, il Rev. Don Rostyslav Hadada (Rieti e L'Aquila), il Rev. Don Sviatoslav Tytulyak (Latina, Formia e Ceccano), il Rev. Don Mykhailo Palyak (Cuneo), il Rev. Don Ivan Vintonyak (Mantova) e il Rev. Don Andriy Mahas (Sanremo e Imperia).
Scopo del corso è stato quello di favorire lo scambio e l'arricchimento reciproco dell'esperienza culturale e pastorale di quanti provengono da diocesi straniere e sono inseriti nelle realtà ecclesiastiche della Chiesa italiana. La proposta tematica per il 2022 si è concentrata sulla dinamica del “Cammino sinodale” proposto da papa Francesco, che si sta realizzando nella Chiesa di tutto il mondo.
“Quale modello di Chiesa vediamo, da quale Chiesa veniamo e quale Chiesa abbiamo trovato in Italia?”: queste sono alcune domande che sono state proposte ai partecipanti durante cinque giorni di intenso lavoro. Le celebrazioni eucaristiche congiunte e la preghiera, le conferenze quotidiane guidate da Rev. Don Ezio Falavegna, il lavoro in gruppo, i pellegrinaggi al Santuario di Santa Madonna della Corona e il tempo libero sono state occasioni favorevoli di dialogo e condivisione reciproca, sfociate in una lettera alla Conferenza Episcopale d'Italia in cui i sacerdoti hanno dato voce ai responsabili della Chiesa, sottolineando la ricchezza della diversità che li caratterizza e condividendo le proprie idee che contribuiranno a percorrere il “cammino sinodale” e che, a loro avviso, sono necessarie per il rinnovamento della Chiesa.
Ufficio per le Comunicazioni dell’Esarcato Apostolico