Il 12 novembre 2022 il Capo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, ha presieduto la Divina Liturgia sulla tomba di San Giosafat Kuntsevich nella Basilica di San Pietro. Questa solenne Liturgia ha aperto l'anno giubilare del 400° anniversario del martirio del San Giosafat.
Alla celebrazione hanno preso parte: S.E. Borys Gudziak, Arcivescovo e Metropolita di Filadelfia, S.E. Dionisio Lachovicz, Esarca Apostolico in Italia, S.E. Mykhailo Bubniy, Esarca di Odessa, S.E. Bohdan Dzyurach, Esarca Apostolico in Germania e Scandinavia, S.E. Iriney Bilyk, Canonico della Basilica Papale Santa Maria Maggiore, S.E. Yuri Dzhujar dalla Serbia e S.E. Gintaras Grushas, Arcivescovo di Vilnius, dove san Giosafat ha svolto il suo ministero in monastero, il Protosincello dell'Esarcato Apostolico Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, il Cancelliere Rev. Don Petro Goliney, il Direttore dell'Ufficio "Migrantes" e rettore della Basilica di Santa Sofia, Rev. Don Marco Semehen, il Protoarchimandrita dell'Ordine Basiliano, Rev. P. Robert Lyseiko, OSBM.
Alla preghiera hanno preso parte monaci, seminaristi e laici della Chiesa Ucraina.
”In un momento speciale della storia della nostra Chiesa e dell'Ucraina, piena di dolore, sangue, tormenti e sofferenze, ci siamo riuniti qui, nel cuore della cristianità, presso la tomba dell'apostolo Pietro. E il santo martire Giosafat ci ha riuniti qui”, ha sottolineato l’Arcivescovo. ”Ci siamo riuniti per riferire al Santo Padre e al mondo intero la verità sull'Ucraina, per essere la voce di questa nazione longanime”, ha osservato.
In seguito, Sua Beatitudine Svyatoslav si è congratulato per il 125° anniversario della fondazione del Collegio ucraino, allora Seminario Ruteno, ora Collegio di San Giosafat a Roma con queste parole:
”Con la bolla “Paternam Benevolentiam”, papa Leone XIII ne annunciò la fondazione affinché la nostra Chiesa, il nostro popolo, avesse il suo seminario qui a Roma. Ringraziamo Dio tutti insieme per questi 125 anni di studi qui a Roma! Quanti santi, martiri, confessori, grandi responsabili della nostra Chiesa sono usciti da quel seminario!”