Il 4 dicembre le comunità ucraine dell'Esarcato Apostolico in Italia hanno compiuto un pellegrinaggio alla Basilica di San Nicola a Bari. Circa un migliaio di pellegrini, insieme ai loro sacerdoti, si sono riuniti nella basilica di San Nicola per chiedere la pace per l'Ucraina.
L'indulto è iniziato con la Divina Liturgia, presieduta da S.E. Dionisio Lachovicz, Esarca Apostolico in Italia, insieme al Protosincello dell'Esarcato Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, e sacerdoti ucraini.
”Siamo venuti qui per chiedere intercessione a San Nicola. San Nicola è con noi attraverso le sue reliquie qui; è vicino al popolo ucraino”, con queste parole S.E. Dionisio ha iniziato la sua omelia.
Secondo l'Esarca Apostolico, le principali virtù del Santo erano la bontà e la sensibilità del cuore, che si manifestava nelle opere di misericordia. ”Aveva un cuore molto aperto all'amore e alla misericordia di Dio, tanto che compiva miracoli e andava incontro ai bisognosi. Speriamo che San Nicola ci aiuti a sopravvivere alla tragedia in Ucraina, nelle nostre famiglie, quando i nostri figli sono in guerra, dando la vita per il bene della Patria e per noi. Muoiono per poter vivere”, ha sottolineato il Vescovo Dionisio.
Allo stesso tempo, il Vescovo ha osservato: ”Una volta ho fatto una domanda qui: credi in San Nicola? Probabilmente ho fatto la domanda sbagliata. Perché non è così importante credere in San Nicola, ma nell'amore in cui egli credeva. Dobbiamo credere nell'amore, nella misericordia di Dio, nella luce di cui abbiamo bisogno, perché ora c'è l'oscurità in Ucraina.
I missili distruggono il sistema energetico in modo che ci congeliamo e restiamo all'oscuro. Pertanto, abbiamo bisogno di trovare la luce spirituale per la nostra vita personale. E San Nicola è un esempio di come accogliere l'amore, la misericordia e la luce di Dio, per poter vincere il male che è in noi e tra di noi”.
Dopo la celebrazione, il Protosincello Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, a nome del Vescovo e di tutto il clero, ha ringraziato i pellegrini per essere venuti in questo luogo santo.
Ha detto inoltre: ”Oggi dovremmo pensare a cosa sia il pellegrinaggio in generale! È camminare insieme ad altre persone. Ognuno di noi ha compiuto un certo percorso: chi dalla lontana Bergamo, chi da Cattolica, chi abita più vicino, ma anche in piena notte o al mattino, ha dovuto fare un certo sacrificio per arrivare fin qui. Il pellegrinaggio è sempre fatica, lavoro... Noi in questo tempio oggi chiediamo la pace, affinché lo spirito di speranza e di coraggio non abbandoni i nostri difensori”.
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Ufficio per le Comunicazioni dell'Esarcato Apostolico