“Non siete soli”, con queste parole verso il popolo ucraino è iniziata un'altra riunione di lavoro del Protosincello dell'Esarcato Apostolico. Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, con l'Arcivescovo dell'Arcidiocesi di Genova, S.E. Marco Tasca e rappresentanti della Curia, che si è svolta nei locali del Seminario. Era presente anche il sacerdote per gli ucraini nelle città di Genova, Savona e Chiavari, Rev. Don Vitaliy Tarasenko.
All'inizio della conversazione, l'Arcivescovo ha chiesto qual’è la reale situazione in Ucraina. P. Teodosio insieme a don Vitaliy hanno descritto la situazione attuale nel nostro Paese, in cui continua la guerra. I sacerdoti hanno spiegato che a seguito di attacchi missilistici, i russi hanno distrutto molte città e infrastrutture civili, e la cosa più tragica è che a causa dell'aggressione russa, persone innocenti continuano a morire, molti bambini sono rimasti orfani e migliaia di ucraini sono rimasti senza le loro case, hanno perso tutto ciò che avevano guadagnato con duro lavoro e spesso sono costretti a lasciare la propria terra. Queste tragiche circostanze spingono la Chiesa in Ucraina e all'estero ad una sempre maggiore attività pastorale e caritativa, e in particolare l'Esarcato Apostolico, ad attivare tutte le risorse, in collaborazione con le istituzioni ecclesiali e statali italiane, al fine di fornire la necessaria assistenza materiale, spirituale e psicologica per chi arriva in Italia fuggendo dalla guerra.
A questo proposito, il padre Protosincello, a nome del Vescovo Dionisio Lachovicz, ha ringraziato l'Arcivescovo di Genova per la sua attenzione verso i bisogni degli ucraini e per aver fornito un'assistenza significativa alle persone colpite dalla guerra.
Va ricordato che nei primi giorni di guerra, per disposizione del Vescovo Marco Tasca, presso la chiesa di S. Stefano, dove opera la comunità ucraina di Genova, è stato aperto un altro centro della Caritas diocesana, con particolare attenzione ai rifugiati, e inoltre, con il sostegno della locale Arcidiocesi, sono state inviate in Ucraina molte tonnellate di carichi umanitari con viveri, medicinali, vestiti e altre cose necessarie alle vittime di guerra. Per tutto questo e altre manifestazioni di solidarietà, il padre Protosincello ha espresso la sua gratitudine all'Arcivescovo e alla Chiesa di Genova.
Un'altra questione importante che è stata affrontata con l'Arcivescovo ha riguardato un'ulteriore cooperazione tra le due strutture ecclesiali a diversi livelli: pastorale, caritativo, sociale.
Ufficio per le Comunicazioni dell'Esarcato Apostolico