Il 20 dicembre 2022 si è tenuta una conferenza online sulla piattaforma Zoom sul tema: "Spiritualità, psicologia e vita nel periodo di Natale - Capodanno durante la guerra per gli ucraini all'estero".
Il convegno si è svolto nell'ambito del progetto di psicologi ucraini in Italia denominato "Insieme", che opera attivamente a favore dei rifugiati ucraini, grazie alla collaborazione di: Esarcato Apostolico in Italia, Società Psicoanalitica Italiana, il Centro Alfredo Rampi Onlus, un gruppo di psicologi, psicoterapeuti e mediatori ucraini di "Mondo-Svit" e dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati.
Organizzatrice dell'evento è stata la signora Sofia Dutchak, responsabile del progetto "Insieme" e psicologa del centro di ascolto dell'Esarcato Apostolico di Milano, con il supporto dell'Ufficio per le Comunicazioni dell'Esarcato Apostolico.
Durante le cinque ore di conferenza, qualificati psicologi e sacerdoti hanno presentato relazioni sulla psicologia e la spiritualità cristiana.
Oltre all'analisi di vari aspetti psicologici legati alla celebrazione del Natale in condizione di esistenza in un altro Paese a causa della guerra, molta attenzione è stata data alla comprensione cristiana dell'esperienza della nascita del Figlio di Dio. A questo tema sono stati dedicati gli interventi del Protosincello dell'Esarcato Apostolico, Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, e del Direttore della Caritas, Rev. Don Volodymyr Medvid.
Nella relazione dal titolo "Pericolo di un attuale antropocentrismo nella prospettiva del Natale", p. Teodosio ha osservato che nella società globalizzata di oggi, un grande pericolo nel contesto delle vacanze di Natale e Capodanno è l'attenzione al consumismo.
Egli ha detto, tra l’altro: ”Durante le vacanze di Capodanno e Natale osserviamo come l'intera economia sia costruita sul fondamento del "vendere" e dell’ "acquistare". Cioè, per alcuni, il periodo di Capodanno-Natale diventa un periodo di guadagni stagionali e per altri un periodo di spese prevedibili, ma alquanto eccessive. Tale comportamento festivo è un riflesso dello stato interiore, in cui il benessere di una persona si identifica con ciò che produce (sia materialmente, intellettualmente, culturalmente o di altro tipo) e ciò che può permettersi di acquistare. In altre parole, felice è colui che produce e ne riceve un reddito equivalente e colui che può permettersi di acquistare tutto ciò di cui ha bisogno per una vita comoda e spensierata”.
Tuttavia, secondo il relatore, anche la realizzazione degli obiettivi del consumatore non equivale alla realizzazione della vera felicità, perché essa non dipende esclusivamente dalla soddisfazione dei bisogni materiali ”perché una persona non è una banale combinazione di atomi, ma creatura di Dio, che, oltre a un corpo materiale mortale, ha anche un'anima immateriale immortale; l'uomo è stato creato a immagine e somiglianza di Dio, quindi, per raggiungere la felicità, ha bisogno di qualcosa di spirituale, alto, soprannaturale”.
Padre Teodosio ha sottolineato, pertanto, che il prerequisito dovrebbe essere il superamento del proprio antropocentrismo per incontrare un'altra persona, perché ogni persona, creata a immagine e somiglianza del Dio Uno e Trino, è una persona sociale, comunitaria. Ciò porta alla conclusione che ”l'antropocentrismo è lecito solo quando un'altra persona, non il mio ego, diventa il centro; e quando nasce la consapevolezza che amiamo l'altro in vista del fatto che anche lui è figlio dell'Unico Dio e per questo merita di diventare oggetto del nostro amore”.
”Un esempio di tale amore sacrificale natalizio, che porta autentica felicità nella vita di una persona, è l'amore con cui aiutiamo i nostri fratelli e sorelle ucraini che in questi mesi stanno soffrendo per la guerra. Questo amore si manifesta nella disponibilità a rinunciare a qualche piacere, a un viaggio, a una festa, all'acquisto di vestiti nuovi allo scopo di aiutare le persone che soffrono. L'altruismo, con il prossimo al centro della nostra attenzione, porta la vera felicità immutabile”, ha concluso il Protosincello dell'Esarcato Apostolico.
Il Direttore della Caritas dell'Esarcato Apostolico, don Volodymyr Medvid, ha continuato questa linea di riflessioni. Innanzitutto, ha richiamato l'attenzione dei presenti sul fatto che il Natale non è come il compleanno di una determinata persona, ma la venuta del Dio vivente nel nostro mondo, la sua incarnazione, l'accettazione della natura umana con tutte le sue difficoltà.
Il sacerdote ha sottolineato anche che il Natale non è un ricordo ordinario di un fatto storico, ma deve diventare un'occasione per vivere la venuta del Salvatore in modo specifico verso ciascuna persona, per amore verso di essa. Pertanto, questa presa di coscienza diventa speranza anche in momenti così tragici della nostra storia come adesso, perché ”ci è nato un bambino, ci è stato dato un figlio, perché Dio è con noi”.
Al termine della conferenza, p. Teodosio ha ringraziato gli organizzatori e tutti i partecipanti, rilevando che per un'assistenza efficace agli ucraini in Italia, è estremamente importante unire gli sforzi di sacerdoti e psicologi per rispondere in modo cristiano ai problemi umani, spirituali e le esigenze emotive dei nostri concittadini, che arrivano in fuga dalla guerra.
Ufficio per le Comunicazioni dell'Esarcato Apostolico