Nei giorni 11-12 marzo si sono svolte le visite pastorali del Protosincello dell'Esarcato Apostolico, Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, alle comunità ucraine nelle città di Padova, Chioggia ed Este. Queste tre comunità del Distretto pastorale di Venezia sono curate dal Rev. Don Ivan Chverenchuk, che presta servizio anche per gli ucraini nelle città di Thiene e San Donà di Piave. Nella giornata di sabato il rappresentante della Curia dell'Esarcato ha visitato la comunità della città di Este e domenica delle città di Padova e Chioggia, celebrando la Divina Liturgia per i fedeli e officiando per loro anche il Sacramento della Confessione.
Durante l'omelia P. Teodosio ha osservato: “Oggi la Chiesa di Cristo pone davanti agli occhi dei cristiani la Croce del Signore, che in origine era segno di supplizio, ma oggi è simbolo di vittoria per tutti noi. Ci ricorda che dopo le prove, dopo le sofferenze arriva sempre il trionfo della Risurrezione”.
Egli ha sottolineato che la venerazione della Croce è un segno di speranza per il popolo ucraino sulla via dell'autentica libertà: ”Oggi il popolo ucraino sta percorrendo la via crucis, soffrendo, attraversando questo deserto di prove, ma come il popolo eletto di Israele, il popolo ucraino sta andando verso la libertà. Il nostro popolo guarda alla Croce del Signore come un segno di vittoria, ne trae forza e per mezzo di essa si unisce a Cristo. Crediamo che il diavolo non ha l'ultima parola; il male e il peccato saranno sconfitti dalla bontà e dalla grazia di Dio”.
Dopo ogni Liturgia nelle tre comunità, il Padre Protosincello si è incontrato con i fedeli, presentando loro l'Esarcato Apostolico e le sue iniziative sia in ambito pastorale che caritativo. A nome del Vescovo Dionisio Lachovicz, P. Teodosio ha ringraziato i fedeli per aver partecipato attivamente alle iniziative comuni per aiutare l'Ucraina, materialmente e spiritualmente, grazie alle quali l'Esarcato come istituzione ecclesiastica ucraina in Italia è riuscito a organizzare una forte rete di aiuti umanitari, che continua la sua missione di misericordia per chi è nel bisogno. Ha anche esortato a ”mantenere la forza della preghiera”, sostenendo con essa i loro parenti e amici che proteggono l'Ucraina e ”tutti i nostri difensori, per i quali non c'è nessuno che preghi, ma che stanno proteggendo dall’aggressore, anche con grande coraggio, la nostra terra”.
Ufficio per le Comunicazioni dell'Esarcato Apostolico