Nella parte orientale-meridionale del Piemonte, al confine con la Liguria, nel comune di Garessio, in una delle sue parti chiamata Valsorda, si trova un maestoso santuario con un'icona della Madonna delle Grazie. La storia del santuario risale al XVII secolo, quando una ragazza di 18 anni, sordomuta dalla nascita, udì la voce della Madre di Dio dall'icona e fu subito guarita dalla sua malattia.
Da quel momento iniziarono i pellegrinaggi all'icona miracolosa, e allo stesso tempo, attraverso la mediazione della Madre di Dio, continuarono ad avvenire varie guarigioni, che sono documentate. L'icona fu riconosciuta miracolosa e incoronata, e per l'afflusso di pellegrini, all'inizio del XX secolo, fu costruito un maestoso santuario, che ancora oggi accoglie pellegrini da tutta Italia.
Proprio in questo luogo santo, con la sua miracolosa icona della Madre di Dio, detta anche Madre dei Poveri, sabato 18 marzo si è svolta una veglia di preghiera delle comunità ucraine dell'Esarcato Apostolico, dislocate in un raggio di 100 km.
Dalla Liguria sono giunti i fedeli delle comunità di Sanremo, Imperia e Albenga insieme al loro cappellano don Andrii Magas; dal Piemonte sono giunte le comunità di Mondovì e Ceva insieme al don Oles Budziak, oltre ai fedeli della comunità di Cuneo con il loro cappellano don Mykhailo Palyak.
Lo scopo del pellegrinaggio era pregare per una pace giusta in Ucraina. Le veglie sono iniziate con la preghiera della Via Crucis, condotta da don Mykhailo Palyak. Don Andriy Magas si è rivolto a tutti i presenti con un sermone sull'importanza e il potere della preghiera, specialmente durante le difficili prove vissute dal nostro popolo. Dopo la predica, sono stati celebrati i Grandi Vespri, che hanno dato inizio alla celebrazione liturgica della quarta domenica di Quaresima.
La Divina Liturgia, era presieduta da P. Oles Budziak. Nella sua omelia, egli ha sottolineato l'importanza della lotta spirituale contro le forze del male, che molto insidiosamente, e a volte quasi impercettibilmente, dominano il nostro modo di pensare e di agire. La veglia si è conclusa con una merenda, durante la quale i fedeli delle diverse comunità hanno avuto modo di conoscersi meglio e comunicare tra di loro. Alle veglie hanno partecipato anche i fedeli locali di rito latino, molto soddisfatti per l'opportunità di partecipare alle funzioni di rito bizantino.
Ufficio per le Comunicazioni dell’Esarcato Apostolico