Queste parole sono diventate l'opinione centrale che il Protosincello dell'Esarcato Apostolico, Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, ha condiviso con i fedeli di tre comunità ucraine del Distretto Pastorale di Venezia, appunto a Venezia, Treviso e Marghera, durante le visite pastorali, sabato e domenica 15 e 16 aprile 2023, che ha effettuato su invito del Cappellano della comunità, Rev. P. Mykhailo Lekhnovskyy, OSBM.
In ciascuna delle comunità, P. Teodosio ha celebrato la Divina Liturgia e ha officiato ai fedeli il Sacramento della Confessione. Dopo le celebrazioni, il Padre Protosincello ha avuto l'opportunità di parlare con il sacerdote e con i fedeli, per conoscere i loro bisogni e i loro problemi. Ha inoltre presentato una breve relazione su come l'Esarcato Apostolico agisce sul piano spirituale e caritativo per aiutare l'Ucraina a livello globale in Italia, parlando di varie iniziative che sono state realizzate nelle comunità dell'Esarcato. Inoltre, padre Teodosio ha ringraziato i fedeli per il loro significativo contributo a questa importante causa congiunta di sostegno al popolo ucraino, che sta subendo una brutale aggressione.
Nell’omelia durante le Divine Liturgie, il sacerdote ha riflettuto sul tema della pace, che sono le prime parole di Cristo risorto agli apostoli. ”Pace a voi”, con queste parole, che abbiamo ascoltato tante volte oggi nel racconto evangelico, Gesù Cristo si rivolge ripetutamente ai suoi discepoli dopo la risurrezione. Con queste parole, nostro Signore mostra che la pace è il dono più grande che Egli porta come vincitore del peccato, della morte e del male. Oggi Gesù Cristo invita ciascuno di noi a pensare se accogliamo nel nostro cuore questo dono della pace di Dio, preparandoci alla sua risurrezione, vivendo questi giorni di festa pasquale, se abbiamo permesso a Cristo di entrare con la pace nel nostro cuore, se abbiamo accolto questo dono di Dio nella nostra vita”.
Secondo P. Teodosio, “pace non significa solo assenza di guerra. La pace è qualcosa di più; la pace inizia nel cuore dell'uomo quando accoglie il dono di Cristo risorto, cambia se stesso, cambia i rapporti con il suo prossimo, cambia la società in cui vive”. Questo ci conduce al fatto che in tal modo, “accogliendo la pace di Cristo, possiamo ricostruire la pace perduta tra i popoli, la mancanza di pace nella società”.
Questo, per ogni ucraino è importante da realizzare, in particolare, quando tutte le nostre preghiere e i nostri sforzi sono finalizzati a raggiungere la pace nell'Ucraina. ”La pace che tanto chiediamo in questo ultimo periodo di invasione su vasta scala dell'aggressore russo sulla terra ucraina inizia nel nostro cuore. Prima di tutto, dobbiamo accettare personalmente questo dono di Dio, riconciliarci con coloro con i quali non parliamo da anni, con coloro con i quali, a causa di incomprensioni, preferiamo non comunicare affatto. Dobbiamo ricordare che solo accogliendo il dono della pace da Cristo, riconciliandoci con noi stessi, con i nostri cari e con Dio, riceveremo la pace desiderata anche in Ucraina”.
Ufficio per le Comunicazioni dell'Esarcato Apostolico