Il 24 agosto, nel 32° anniversario dell'Indipendenza dell'Ucraina, nella Cattedrale dell'Esarcato Apostolico, guidata da Sua Ecc. il Vescovo Dionisio Lachovicz, si è tenuta una preghiera per la pace. Al Moleben alla Beata Vergine Maria, in italiano, hanno preso parte: il Protosincello dell'Esarcato Apostolico Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, il Cancelliere Rev. Don Ihor Haley, Protoarchimandrita dell'Ordine di San Basilio Magno, il Rev. P. Robert Lyseiko, OSBM, il Diacono Ivan Kiselyuk; rappresentanti delle comunità monastiche di Roma; l'Ambasciatore dell'Ucraina presso la Repubblica Italiana Sig. Yaroslav Melnyk, il Consigliere dell'Ambasciata d'Ucraina in Italia Sig.ra Oksana Amjadin, nonché i capi e i rappresentanti delle istituzioni diplomatiche degli Stati che sostengono attivamente l'Ucraina: Polonia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Malta, Repubblica Ceca, Belgio, Canada, Svezia, Finlandia, Austria, Slovenia, Norvegia, Paesi Bassi, Spagna, Lituania, Giappone, Ungheria, Slovacchia, Portogallo, Romania, Croazia, Irlanda.
”La vostra partecipazione a questa preghiera è un segno che noi ucraini non siamo soli, ma abbiamo veri amici pronti a tendere la mano per affrontare insieme la sfida dell'ingiusta aggressione, che scuote i fondamenti della pace e della giustizia nel mondo intero”. Con queste parole, all'inizio della preghiera, i rappresentanti del corpo diplomatico sono stati accolti dal Protosincello dell'Esarcato Apostolico Rev. P. Teodosio R. Hren, OSBM, il quale ha rilevato che la loro presenza è un gesto prezioso per il popolo ucraino, perché ”sono qui oggi per unire le voci e i cuori con la comunità ucraina che lotta contro il male e cerca la vera pace e giustizia”. ”Dio benedica l'Ucraina e tutte le nazioni del mondo che si impegnano sinceramente a sostenere le persone che stanno attraversando un periodo di prove e di resistenza”, ha concluso il sacerdote.
Durante la preghiera, il Vescovo Dionisio si è rivolto ai presenti con parole di gratitudine per la loro partecipazione, esprimendo un ringraziamento speciale agli ambasciatori e ai loro paesi per le specifiche espressioni di solidarietà a sostegno dell'Ucraina. Riflettendo sul brano evangelico della pazienza di Cristo sulla croce e sulla sofferenza di Sua Madre sotto la croce, l'Esarca Apostolico ha tracciato un parallelo tra la Madre di Dio e l'Ucraina: ”Come la Vergine Maria provò un grande dolore, vedendo il morte di suo Figlio sulla croce, così oggi centinaia di migliaia di madri ucraine provano lo stesso dolore quando perdono i loro figli morti nella lotta per l'indipendenza e la libertà dell’Ucraina”.
Secondo il Vescovo, il Giorno dell'Indipendenza dell'Ucraina spinge tutti a esprimere gratitudine a tutti coloro che rendono più vicina la vittoria dell'Ucraina e lavorano instancabilmente per il suo bene: ”Oggi ci inchiniamo ai nostri eroi, preghiamo per loro. Viviamo a causa del sacrificio delle loro vite; sono presenti nei nostri cuori, nei nostri ricordi e nelle nostre preghiere. Per questo enorme sacrificio esprimiamo la nostra profonda gratitudine ai nostri soldati, al personale medico, ai volontari e a tutti coloro che lavorano con sacrificio e devozione affinché l’Ucraina possa resistere all’ingiusto aggressore”.
”In questo giorno non possiamo dimenticare i nostri amici in tutto il mondo, in particolare i funzionari governativi, i rappresentanti di vari paesi e diplomatici, che sono al fianco dell'Ucraina in questo momento di prove. Siete veri amici e fratelli che non ci abbandonate in questa feroce lotta contro il male. Grazie mille per la vostra presenza, vicinanza e solidarietà” ha concluso il Vescovo.
Dopo la preghiera e lo scambio di parole con i rappresentanti delle istituzioni diplomatiche, i partecipanti hanno preso parte alla manifestazione in occasione del Giorno dell'Indipendenza a Roma, organizzata dalla Società Cristiana degli Ucraini in Italia sotto la presidenza del Sig. Oles Horodetskyi.
In questo giorno sono stati organizzati eventi simili in altre comunità ucraine dell'Esarcato Apostolico. Così nella Basilica di Santa Sofia a Roma, si sono radunati per la preghiera gli Onorevoli Ambasciatori dei Paesi presso la Santa Sede, nonché i dipendenti delle missioni diplomatiche presso la Sede Apostolica di Ucraina, Stati Uniti, Repubblica di Corea, Germania, Ghana, Irlanda, Argentina, Messico, Paesi Bassi, Bolivia, Guatemala, Austria, Principato di Monaco, Repubblica di Macedonia del Nord, Repubblica Slovacca, Grecia, Repubblica di Armenia, Rappresentanza dell'Unione Europea presso la Santa Sede, Gran Bretagna, Italia, Repubblica Cinese (Taiwan), Polonia, Repubblica Ceca, Australia, Cile, Repubblica di Croazia, Montenegro, Francia, Spagna, Portogallo, Slovenia.
L'evento centrale è stata la Divina Liturgia, presieduta da Sua Ecc. Mons. Hlib Lonchyna, Amministratore Apostolico della Eparchia di San Volodymyr il Grande a Parigi per gli Ucraini di rito bizantino in Francia, in concelebrazione con Mons. Iriney Bilyk, Vescovo emerito, Canonico della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, e del Rev. Don Dmytro Kudin, Vicerettore della Basilica.
Mons. Hlib ha notato: ”Oggi celebriamo il Giorno dell'Indipendenza nelle difficili circostanze della guerra, di cui non vediamo la fine, ma anche adesso, nonostante ciò, dobbiamo pensare anche alla ricostruzione. E questa ricostruzione dovrebbe basarsi sui principi che Gesù ci dice: cercare sempre la volontà di Dio in ogni cosa. E quando cerchiamo la volontà di Dio nella nostra vita personale, allora essa unirà tutto il nostro popolo e ci darà l’opportunità di svilupparci come popolo di Dio”. Il Vescovo si è congratulato con tutti per questa grande festa e ha osservato che, anche se questo giorno è pieno di tristezza, ”dobbiamo comunque festeggiare, dobbiamo ringraziare Dio per il grande dono dell'indipendenza e per il fatto che il nostro popolo resiste, si unisce e, nonostante la guerra, non cede”. Ha anche aggiunto che ”Dio ci ha dato il grande dono dell'indipendenza, ma ci ha dato anche il dovere di proteggerla, di tutelarla, e questo è ciò che stiamo facendo oggi”.
A Napoli, nella piazza centrale, i sacerdoti del Distretto pastorale di Napoli, insieme al Console Generale dell'Ucraina a Napoli, Sig. Maksym Kovalenko, e agli ucraini residenti in Campania, hanno preso parte alla celebrazione del Giorno dell'Indipendenza dell'Ucraina, recitando una preghiera di ringraziamento per il dono della libertà e dell'indomabilità del nostro popolo durante l'aggressione russa. Vi è stata anche una commemorazione dei caduti durante la guerra con gli occupanti.
Nella città di Grosseto, la preghiera in occasione della festa nazionale è stata guidata da Sua Eccellenza Mykola Semenyshyn, Vescovo ausiliare dell'Arcieparchia di Ivano-Frankivsk, che, insieme al sacerdote locale, Rev. Don Stepan Tkhoryk, ha celebrato la Liturgia.
A Ferrara, nella chiesa della comunità ucraina, il Rev. Don Vasyl Verbitskyi insieme al Direttore dell’ufficio Migrantes dell'Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio hanno tenuto un momento di preghiera, al termine del quale si è svolta una processione con i simboli ucraini e la partecipazione dei bambini della comunità “Luce dalla Luce”, dei fedeli della comunità e ospiti della città.
Ufficio per le Comunicazioni dell'Esarcato Apostolico