Il 9 dicembre i rappresentanti della fondazione italiana "Fondazione Giona" e dell'associazione "Arte Reale" hanno visitato la scuola "Le Ali" della comunità ucraina a Marigliano, in cui, su iniziativa della maestra Vitalina Liskevich, gli alunni hanno preso parte al progetto artistico “L'arte del Riciclo”, organizzato dai rappresentanti dell'associazione e della fondazione.
Nel corso del progetto, gli alunni hanno riciclato calendari inutilizzati degli anni precedenti per trasformarli in opere d'arte sul tema "Inquinamento ambientale”; quindi l'iniziativa è stata portata avanti con lo slogan "Creiamo insieme un mondo migliore".
I rappresentanti delle suddette istituzioni sono venuti a ringraziare i bambini ucraini della scuola per aver partecipato al progetto, per aver mostrato cosa pensano durante la guerra e cosa vogliono, grazie al loro talento artistico.
In segno di gratitudine da parte degli organizzatori, la scuola ha ricevuto una smart TV. Tra le tante parole di ringraziamento, gli ospiti hanno ricordato: “È sicuramente uno dei giorni più belli della mia vita - ha commentato il Presidente Giuseppe Rainone -. Sono grato alla vita per tutto questo, questi bambini rappresentano la nostra forza, il motivo per spingersi sempre più in là per realizzare cose ancora più grandi. I loro racconti, la loro accoglienza, sono momenti preziosi che custodirò ogni giorno. Alcuni di loro hanno l’età dei miei figli, e non posso non sentirmi ulteriormente coinvolto perché nessun bambino del Mondo dovrebbe conoscere la sofferenza, la povertà, il dolore. La Fondazione Giona continuerà a lavorare per questo, a mettere in campo iniziative capaci di migliorare le cose, continuerà a guardare negli occhi di questi piccolini per dare loro risposte, per garantire loro un futuro libero, fatto d’amore”. Questo ha dichiarato soddisfatto il Presidente della Fondazione Giona.
”Vi ringrazio sinceramente per questo dono così prezioso, che sarà utilizzato per il processo educativo”, ha detto il cappellano della comunità, Rev. P. Maksym Kolodchak rivolgendosi ai rappresentanti di queste organizzazioni.
Segnalato da P. Maksym Kolodchak